Autore Topic: [Starmap] Sistema Nul  (Letto 963 volte)

Sceiren

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[Starmap] Sistema Nul
« il: Novembre 20, 2014, 05:24:29 pm »


Volete andare quanto umanamente più vicino possibile alla battle carrier UEE senza entrare nella MArina o commettere terribili atti di pirateria? Uno dei primi sistemi mappati dagli umani, Nul, scoperto nel 2290 dal saltatore Antoine Lebec.  Il folklore contemporaneo (tutt'altro che confermato) vuole che il nome del sistema provenda da un franintendimento, dovuto al fatto che Lebec disse "Nul (nulla)", che non aveva trovato nulla di interessante nel sistema.  Ad ogni modo, rimane l'unica stella accreditata a Lebec, nonostante la sua nota competenza con i più recenti dispositivi di salto.

Nul è una classica stella Cefeide, un supergigante giallo che si gonfia del 10%-15% della sua grandezza standard a volte.  Mentre è un sistema facile da attraversare, la natura della stella lo rende estremamente ostico alla colonizzazione.  I pianeti interni sono completamente tagliati fuori dalla terraformazione e i pianeti esterni hanno stagioni davvero terribili che prevengono lo sviluppo o l'importazione anche della più semplice vegetazione.

Nesi secoli dalla scoperta del sistema, gli umani hanno fatto tre distinti tentativi di terraformazione.  Nessuno ha a mai superato la fase di studio, con una immediata reazione degli scienziati della terraformazione secondo i quali il sistema è inadatto a qualsiasi forma di colonizzazione umana.  Il tentativo più ricente risale al 2619 e il sistema è caduto in una relativa oscurità da allora.  La maggior parte degli analistiche hanno familiarità con il sistema crede che non c'è ragione per visitare installazioni praticamente disabitate e visto il pericolo rappresentato dalla stella stessa, di fatto non ritiene vi sia motivo per attraversare il sistema a prescindere.

Di opinione opposta, comunque è forse il peggior gruppo possibile: gli schiavisti.  Negli ultimi decenni, Nul è diventata la casa del mercato mobile degli schiavi che si riunisce in vari punti nel sistema apparentemente casualmente sia in tempi che luoghi.  I viaggiatori sono avvertiti di evitare Nul ad ogni costo; se vi è un briciolo di onore nei pirati, non c'è neppure questo tra gli schiavisti. 

Pianeti interni: Nul I, Nul II

Il primo dei due pianeti del sistema Nul è completamente inabitabile per ragioni connesse direttamente alla natura della stella.  Nul I è un mesopianeta orbitante che è lentamente bruciato durante le fasi di espansione della stella.  Avvicinarsi a tal punto da atterrare su Nul I è impossibile con l'attuale tecnologie e non ne varrebbe comunque la pena.

Nul II è un pianeta di ferro inabitabile.  Anche se è insolitamente grande per essere un poaneta interno, la sua prossimità con la stella rende l'estrazione mineraria una sfida senza una ricompensa adeguata.  Negli ultimi anni, la superficie di Nul II si è fratturata a causa del'ensazione della stella e il mondo è ora lentamente avvolto da un manto di gas infiammato.

Cole

Cole è il terzo pianeta del sistema Nul, un mondo a malapena abitabile dai terrestri al margine della zona verde del sistema.  Anche se è geologicamente paragonabile alla Terra, la natura della stella di Nul rende al momento il tentativo di instaurare la vita una prospettiva a dir poco sgradevole.  Ad  una atmosfera composta principalmente da ammoniaca e zolfo, si somma il fatto che i liquidi posso esistere solo in profondità della superficie del pianeta durante la "stagione calda", il che significa che tute ambientali e respiratori sono necessari sempre qui.

E per quei visitatori che sfidano queste difficoltà? Ne viene molto poco.  Ad eccezione di un particolare tipo di cristallo ultrafine, utilizzato principalmente da artisti e designer di abbigliamento, non c'è nulla di unico che possa essere trovato qui.  Il mondo dispone di una sola zona di atterraggio, Char, ricavata da un centro di ricerca ambientale abbandonato.  Notate che Char non è tecnicamente parte della UEE e non ha nè regole nè legge.  Notante anche che Char non è affiliato con il mercato degli schiavi che frequentemente frequenta il sistema, ospita invece una versione particolarmente dura del mercato nero.  In buona sostanza, Char è un punto di atterraggio scelto solo da commercianti inesperti!

Nul IV

Il quarto pianeta del sistema Nul è, a prima vista, un gigante gassoso. Ma attenzione: non è un punto di rifornimento!  L'intero pianeta è bloccato da una tempesta elettrica permanente capace di disabiliare completamente ogni nave che vi si avvicini.  I punti di Lagrange vicini a Nul IV sono pieni di scafi di navi tanto folli da avvicinarsi nonostante l'interferenza elettrica - e naturalmente, gli sfortunati equipaggi di salvataggio che hanno deciso che quei relitti potessero essere un premio per cui valesse la pena rischiare!

Ashana

Se vi è' il punto più alto di Nul, sempre che ne possa esistere uno nel sistema, quello è il quinto pianeta, Ashana.  Ashana ospita l'unica cosa che potrebbe un giorno trasformare il sistema da un inferno di schiavisti ad un'attrazione turistica: una città costruita dai relitti di una battle carrier umana.  Nel 2571, la UEES Olympus ingaggiò un gruppo di ribelli e pirati di ritorno alla loro base di fortuna su Ashana.  Il comandante della nave diresse la nave al fine di fare un passaggio alla base e si avvinità troppo all'atmosfera.  L'attrazione rallentò la Olympus sotto la velocità sostenibilile a quell'altitudine e la rese impossibile da governare, con il risultato della sua perdita e lamorte di tutto l'equipaggio.

la Olympus si schiantò sulla superficie del pianeta, impattando in una landa desertica.  Lo schianto attirà rapidamente degli sciacalli che iniziarono a ripulire la nave, fino a quando realizzarono che era un posto molto più confortevole dei deserti spazzati dal vento che avevano fino ad allora chiamato casa.  Quando la marina non spedì nessun'altra forza per eliminare il relitto, i senza tetto si trasferirono e trasformarono la Olympus in una città mantenendone il nome.

Anche se la UEE non offre alcuna visita formale per la struttura, visitare la Olympus è piuttosto semplice. I corridoi dell'incrociatore e le sue baie ospitano adesso ogni cosa, da un mercato Tevarin ad un dedalo di case individuali fortemente contestate per coloro che vivono sul pianeta.  Oggi Olympus è una nave semidittatoriale, con un Tevarin di nome Nescus che gestisce lo show (e pattuglia le sale della nave personalmente).  I beni da mercato nero sono scambiati qui, ma solo in quantità limitate: gli abitanti dell'incrociatore sanno che è meglio non dare alla UEE la scusa per bombardare il relitto per portarlo nell'oblio.
« Ultima modifica: Novembre 24, 2014, 02:42:45 pm da sceiren »

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Wolfram

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Re:[Starmap] Sistema Nul
« Risposta #1 il: Novembre 20, 2014, 06:14:07 pm »

La vera domanda è "perchè nessuno lo smonta?"  :grin:


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Re:[Starmap] Sistema Nul
« Risposta #2 il: Novembre 24, 2014, 02:43:14 pm »

La vera domanda è "perchè nessuno lo smonta?"  :grin:

La risposta è nell'articolo (l'hanno già fatto... in parte!)  ;D

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