Autore Topic: Neon Genesis Evangeglion - Un'occhiata al Geofront (NO SPOILER)  (Letto 1351 volte)

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Neon Genesis Evangeglion - Un'occhiata al Geofront (NO SPOILER)
« il: Febbraio 22, 2016, 02:08:06 pm »

Ciao a tutti,
preso dalla scimmia scatenata dall'aver finalmente visto l'ultimo film uscito della saga denominata rebuilt (più avanti capirete di cosa stia parlando!), ho deciso di tirarmi su le maniche e preparare una serie di articoli destinati a presentare a chi non lo conoscesse ancora una delle serie di animazione giapponese (Anime) più controverse, discusse ed amate di tutti i tempi.  Parliamo di Neon Genesis Evangelion!

Gli articoli che realizzerò sono tre e saranno così strutturati:

- Evangelion - Un'occhiata al Geofront: No spoiler (questo articolo): qui parlerò in via generale dell'opera maxima di Hideaki Anno, spiegherò la sua struttura e, senza rivelare troppo sulla trama, descriverò luci ed ombre di serie e film, fermandomi (come è logico che sia, direte voi!) al lungometraggio conclusivo "End of Evangelion" (non a caso salto il primo film Death & Rebirth in quanto poco o nulla aggiunge in termini di storia)
- Evangelion - Scendiamo nel Central Dogma: SPOILER: come da oggetto proverò a sintetizzare la storia narrata nella serie e nei film, approfondendone i contenuti, riportando le teorie che in questi decenni si sono accavallate e cercando di fornire una chiave di lettura di quest'opera così complessa.
- Evangelion Rebuilt - Le porte della follia SPOILER: sembrerebbe un titolo da matti, ma da matti è l'opera in via di completamento denominata Rebuilt.  In questo articolo parlerò dei tre film usciti e del quarto in arrivo ad agosto che costituiscono i blocco denominato appunto Rebuilt of Evangelion.


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1) Evangelion: struttura

Nel 1995 Hideaki "il mistero della pietra azzurra" Anno esce al mondo con una serie animata che si proponeva come iperrealistica, seppure ruotasse sugli immancabili robottoni, tanto cari ai giapponesi.
Quello che nessuno poteva immaginare era che quella serie, che da subito prese le distanze dai molteplici progetti precedenti e che si sarebbe distanziata in modo netto anche dai progetti futuri sul tema, avrebbe fatto parlare di sè (in bene e in male) per oltre un ventennio.

Evangelion costa in una serie di 26 episodi, due film (Death & Rebirth  e End of Evangelion) oltre a tre film già usciti (il quarto dovrebbe uscire nei cinema ad agosto 2016) che reinventano la storia (non aggiungo altro per non spoilerare, ma in evangelion NULLA è come sembra) denominati Rebuilt of Evangelion.
La serie animata si conclude con un blocco di due episodi che, però, vanno considerati in modo un po' sui generis.  Come accennavo nelle premesse, fondamentalmente sono episodi che non danno alcuna spiegazione dei quesiti rimasti insoluti negli episodi precedenti, ma sono solo una sorta di conclusione/crescita spirituale del protagonista.
Un consiglio: saltateli a piè pari e passate al film End of Evangelion (EoE) che concluderà più che degnamente il tutto (non a caso partendo proprio dal terz'ultimo episodio e proseguendo nella trama). (maggiori dettagli più avanti)

2) Livelli di lettura

Uno dei motivi che più affascinano gli estimatori della saga e che, contestualmente, la fanno odiare da chi non l'apprezza è il medesimo punto di vista paradossalmente!: il poter leggere la saga e i film su vari livelli.
Mi spiego meglio.

Evangelion è una serie che alterna momenti estremamente spettacolari, d'azione e combattimenti tra gigantesti robot (gli eva) a fasi di calma, momenti di riflessione, introspettivi, di analisi interiore. A questo si aggiunge la componente metafisica che gioca un ruolo via via sempre più marcato col passare degli episodi (per esplodere in EoE).
Ecco che Evangelion può essere vista, passatemi il termine, superficialmente, godendosi le straordinarie ambientazioni e la cura dei dettagli quasi maniacale, i combattimenti, le sequenze, senza interrogarsi più di tanto su "cosa c'è dietro".



Si può poi scendere ad un secondo livello, ragionando sulle scelte operate dai protagonisti, ma soprattutto sul piano messo in campo da un lato dalla Seele (organizzazione sovrannazionale che manipola eventi su larga scala) e dall'altro del capo della Nerv, Gendo Ikari, padre del protagonista e responsabile dell'organizzazione che gestisce gli evangelion e la guerra contro gli angeli (e che, ufficialmente, risponde alla Seele).

Infine si può scendere ancora più in profondità andando a cogliere e interpretare tutti i richiami, i simboli e gli spunti che rimandano alla Cabala Ebraica da cui, tutta la serie, si ispira fortemente.
Questo ultimo livello è quello che ha tenuto banco per letteralmente decenni e che spinge tutt'ora (anche alla luce dei Rebuilt) fan di tutto il mondo a interrogarsi, documentarsi, elaborare teorie su cosa appare, si immagina sia accaduto ad un livello di interpretazione che supera di fatto la serie in quanto tale per sfociare in analisi davvero uniche e complesse (ma per questo rimando ai prossimi articoli).

3) Un po' di storia

Segue un accenno della storia ufficialmente divulgata (quindi non la realtà dei fatti) al fine di comprendere meglio di cosa parliamo.  La verità, naturalmente, va scoperta guardando la serie oppure leggendo l'articolo "spoiler" ^^

Anno 2000, una meteora impatta sul polo sud, sciogliendone istantaneamente i ghiacci e modificando l'orientamento dell'asse terrestre.  Questo evento catastrofico prende il nome di Second Impact.


A seguito del Second Impact, il livello dei mari sale e due miliardi di persone muoiono, mentre un altro miliardo perirà nelle guerre e carestie successive.
Nel corso degli anni successivi, l'umanità riesce a ritrovare un proprio equilibrio in un mondo devastato e la vita, incredibilmente, quella di tutti i giorni, riprende in qualche modo.
Le vicende riguardano tutto il globo, ma fondamentalmente l'intreccio è (stranamente, direte voi!) ambientato per lo più in Giappone, nella città Neo Tokyo 3, una città fortezza costruita appositamente per far fronte ad una crisi che presto si sarebbe concretizzata.
Non a caso, sotto terra, in quello che viene definito "GeoFront" (una enorme cavità sotterranea) la Nerv, un'organizzazione indipendente che segue le direttive non dello stato giapponese, quanto di una misteriosa struttura sovra-nazionale che si fa chiamare la Seele, ha stanziato il proprio quartier generale, la base operativa da dove l'umanità risponderà alla crisi imminente.


La crisi in questione, descritta nelle antiche pergamene del Mar Morto, altro non è che l'attacco consecutivo degli angeli, creature gigantesche e letali che, apparentemente senza una ragione ben precisa, nel 2015 iniziano ad attaccare Neo Tokyo 3 o, meglio, quello che la città nasconde (appunto, il Geofront).
Per rispondere agli attacchi degli angeli (queste creature aliene, annunciate nelle pergamene sopra citate), l'Umanità ha dato il via al progetto "E" che presuppone la realizzazione di enormi macchine antropomorfe capaci di sconfiggere gli ostili che, uno dopo l'altro, ciascuno con modalità diverse, si susseguono nel tentativo di fare breccia e raggiungere la base della Nerv.
Gli angeli (come gli Evangelion) sono dotati di quello che in gergo viene chiamato AT-Field, uno scudo energetico capace di deflettere quasi ogni attacco diretto, volto al suo superamento.  Questo aspetto è fondamentale in ogni livello di lettura perchè assume una sua importanza e connotazione differente proprio in base a quanto a fondo si scende nell'analisi della serie.


Per abbattere gli angeli, è necessario frantumare il nucleo (ogni angelo ne ha uno) e per far questo, prima di tutto, va superato l'AT-Field del nemico.
Gli evangelion, per operare, vengono affidati a dei ragazzi che, entrando in sincronizzazione con l'eva, riescono a muovere istintivamente la macchina, semplicemente pensando di farlo.  In buona sostanza il pilota e l'evangelion è come se condividano la volontà del pilota che, decidendo il movimento, agisce anche sulla macchina. Questo permette un controllo totale sul robot come fosse del corpo stesso del pilota ma, al contempo, per feedback, danni subiti dall'EVA hanno ripercussioni anche sul pilota.


Non solo il giappone finanzia il progetto eva, ma anche, come dicevo il resto del mondo.  Germania, stati uniti ecc lavorano ai propri evangelion o a soluzioni contingenti, tutte volte, però, allo stesso scopo: contrastare gli angeli che, sempre in base alle pergamente del mar morto, puntano a scatenare una nuova catastrofe, denominata, appunto, Third Impact.

4) Protagonisti

Sono molti e molto complessi. Ogni protagonista ha proprie motivazioni, un proprio passato con cui fare i conti, una propria psicologia che gioca un ruolo importante in ogni scelta e situazione.
Il protagonista, comunque, universalmente riconosciuto, è senza dubbio Shinji Ikari.



Shinji viene richiamato nel primo episodio dal padre Gendo (capo della Nerv) perchè per un qualche motivo è in grado senza alcun tipo di addestramento, secondo il padre, di entrare nell'evangelion 01.
Lasciato dal padre in tenera età alle cure dei suo tutori, Shinji rappresenta il classico otaku giapponese, insicuro, arrendevole e poco incline a prendere decisioni, in perenne ricerca dell'approvazione altrui, specie del padre.
Hideaki Anno ha voluto la serie proprio per portare per mano Shinji e il telespettatore ad una sorta di crescita interiore che si manifesta mano a mano che gli eventi si susseguono.
Non temete, salvo alcune parti più riflessive, questo aspetto rientra nel secondo livello di lettura (e trova massima descrizione negli ultimi due episodi che, ribadisco, per continuity, vi esorto a non guardare, non subito almeno, ma solo dopo aver visto EoE), quindi per quanto talvolta vorrete strappare la testa dal collo al nostro povero protagonista, questo suo modo di essere più che inficiare gli eventi, ne sarà causa scatenante.



A Shinji si affiancano gli altri piloti degli altri evangelion, i piloti selezionati dall'Istituto Marduk, e precisamente Rei Ayanami, scelta per l'evangelion 00 e Asuka Soryou Langley, direttamente dalla Germania, pilota designata per l'Evangelion 02, il primo evangelion nato per il combattimento (lo 00 è il primo esperimento, prototipo della serie eva e lo 01 il modello di test per il combattimento).
Se la prima respira, vive ed è pronta a morire unicamente per le missioni che Gendo le affida, in una sorta di legame che fin da subito insospettisce ed apre numerosi interrogatibi, la seconda, Asuka, è esattamente cosa gli altri due piloti non sono: sicura di sè, estremamente d'azione e, al pari dell'eva che controlla, nata per combattere.


Oltre ai piloti, sicuramente meritano due righe il già più volte citato Gendo Ikari, gelido padre di Shinji e comandante in capo delle operazioni della Nerv.  Il classico personaggio sopra le righe, che sa sempre più di quanto non sembri e che muove eventi e persone per uno scopo tutto suo che non sempre è conforme alle direttive della Seele.  Il suo secondo, Fujutsuki, è un vecchio schienziato che da sempre accompagna Gendo nelle sue ricerche, prima, e nella realizzazione dei suoi scopi, poi.


Sempre nel team Nerv, sono fondamentali Misato Katsuragi, responsabile delle operazioni e della selezione del personale nonchè della gestione del second e del third children (Shinji e Asuka) e Ritsuko Akagi, responsabile del progetto "E", ha materialmente lavorato alla realizzazione degli Evangelion nonchè è la responsabile dei tre supercomputer (i Magi) che contribuiscono alla gestione del geofront. 
Infine merita di essere citato, anche se il suo ruolo è abbastanza "particolare" e freelance, Kaji Ryioji, una vecchia conoscenza di Misato e Ritsuko, ora membro dei servizi segreti della Nerv.


5) Conclusioni

E' difficile parlare di evangelion senza entrare nella sua trama, l'aspetto più intrigante della serie, ma di certo un giudizio di insieme può essere questo.
Evangelion NON è una serie leggera, non è il classico anime che si può guardare senza attenzione, ma per essere apprezzata, richiede un minimo di concentrazione sui dettagli.
Graficamente è senza dubbio un prodotto eccezionale, specie se lo si cala a fine anni '90, quando è uscito.
La scelta del suo creatore di vincolarsi ad uno spinto realismo (ad esempio gli evangelion sono alimentati da un cordone che, se reciso, lascia solo 5 minuti di autonomia prima di spegnere tutto letteralmente, niente robot invincibili e indistruttibili quindi) sia sul lato mech che nelle ambientazioni dettagliatissime (addirittura cartelli stradali, indicazioni ecc sono tutte riprodotte fedelmente) rendono il tutto estremamente gradevole e coinvolgente.
La colonna sonora è un altro fiore all'occhiello ed è orecchiabile anche extra-serie, spaziando dal metal al classico, alla lirica (memorabile a tal riguardo, una delle scene finali con la celebre aria di Wagner che l'autore ci fa gustare a lungo in una scena fondamentale sia emotivamente che in termini di trama) così come l'inno alla gioia che si fonde con le immagini in modo davvero straordinario.
Le scelte registiche non sempre sono pro-spettatore, nel senso che talvolta impongono pause forse troppo lunghe che spezzano la storia.  Al di là delle motivazioni che hanno spinto Anno in queste scelte stilistiche (peralto comprensibili in un'ottica di insieme), lasciano lo spettatore spesso infastidito e desideroso di andare oltre.
Come più volte indicato, la fine propria della serie lascia molto perplessi: non si comprende nulla di quanto accaduto, ma ci si concentra unicamente su Shinji in un viaggio interiore che lascia nella stragrande maggioranza dei casi frustrati e innervositi per una conclusione che non da risposte (a seguito di una storia incentrata sulle domande).
Per questo consiglio, lo ribadisco, di posticipare la visione di quegli episodi solo ad un post-film, per pura curiosità, perchè, invece, End of Evangelion risponde pienamente alla sete di risposte e di storia che lo spettatore alimenta per tutta la serie.
End of Evangelion completa la storia in modo straordinario, con una qualità tecnica ben superiore alla serie, mantenendo però lo spirito orignario ed evolvendo (è proprio il caso di dirlo!) tutti i personaggi grazie agli eventi descritti.
Non cito Death & Rebirth in quanto i due episodi che compongono il film non sono completamente rilevanti, se non per i fan più sfegatati: il primo riassume di fatto i primi 26 episodi (fino quindi ai due finali, saltati) aggiungendo alcuni dettagli e mostrando il tutto attraverso gli occhi dei piloti con un approccio quasi onirico.  Il secondo è ne più nè meno l'introduzione al film EoE.

Musica e colonna sonora, nonchè regia sono superlativi e creano un pathos talvolta tangibile, altre volte persino disturbante.
EoE, a differenza della serie, poi, ha immagini che sfociano in un simbolismo spinto che colpisce davvero, anche per chi si ferma al primo livello di analisi, per come descritto precedentemente: anche se per capirlo occorrerebbe una documentazione approfondita, può essere fruito anche da solo, lasciando che il gusto per il colore e le immagini, nonchè le scene di combattimento davvero straordinarie presentate, occupino tutto il campo visuale dell'osservatore che non voglia cercare altro oltre a quanto palesato direttamente.

Per chiudere questa recensione, non posso che dire a tutti gli amanti delle anime giapponesi, che evangelion è un must assoluto, se non altro perchè è senza alcun dubbio la serie giapponese più discussa di sempre... ed a buon ragione!

Buona visione
« Ultima modifica: Febbraio 23, 2016, 07:40:01 pm da sceiren »

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