Autore Topic: Figli dell'Ultima Alba X - Cap. 6: il Consiglio dei dodici (seconda parte)  (Letto 847 volte)

Sceiren

  • GM Rising Dradis Echoes
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  • Chi sono dei due? :D
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- Mia signora e guida, innanzitutto vorrei ringraziarti e ringraziare voi tutti per aver voluto un umile gnomo del Sud a questo incontro. Onorerò il Creatore e la vostra fiducia con i miei pensieri che, confido, possano essere come questa candela parte della luce che deve emanare questo Concilio, proprio come i precedenti., lo gnomo cominciò a giocherellare nervosamente con l’anello che aveva al paffuto mignolo, al Sud gli effetti della Piaga non sono stati marcati come al Nord, anche perché diciamocelo, le linee principali di approvvigionamento a Booty Bay non sono del tutto… legali e pertanto se il commercio legittimato ha subito una riduzione, il mercato nero gode di ottima salute.  Invece vorrei sottolineare che negli ultimi giorni abbiamo visto crescere il flusso di visitatori, per lo più famiglie provenienti dal Nord.  Questo significa che la paura, miei fratelli, la paura serpeggia e atterrisce la nostra gente tanto da spingerla verso il male minore… perché la mia città non è una città… per famiglie, diciamo. - 
Lo gnomo si guardò intorno a disagio, quindi prese un respiro e riprese a parlare con maggiore decisione.
- Mia Signora, fratelli miei: quello che la gente che ho visto chiede e quello che chiedono i credenti tutti, i sacerdoti come i fedeli oltre quella porta, è una chiara posizione di questo Consiglio e della Chiesa su quanto accaduto.   La luce del Creatore non può risultare… alterata, diciamo, dalle fredde ombre del Nord.-
- Mi permetto di interrompere le vibrati parole del nostro fratello del Sud, iniziò con voce profonda l’alto sacerdote seduto proprio di fronte allo gnomo, ma mi vedo costretto ad una dolorosa quanto intrinseca precisazione che sottopongo al Consiglio: la chiara posizione che chiedi e che ritieni debba essere evidenziata e resa diffusa ha una radice profonda non tanto in ciò che faremo, ma in ciò che non abbiamo fatto. Come la somma Badessa ha precisato nella sua premessa, quello che dobbiamo capire è innanzitutto il perché la Voce del Creatore su Azeroth non ha visto l’arrivo della Piaga, perché nessuno di noi dodici ha avvertito questa ondata di oscurità, perché, perdonatemi la schiettezza, perché la Chiesa non ha visto questa tempesta abbattersi sul mondo!?  Non credo, a parte il fratello di Booty Bay, che vi sia bisogno che vi ricordi chi sono: nelle Piaghe dell’Est come in quelle dell’Ovest, come potrà confermare il nostro fratello Adelmo di Campo Glacialvento, la minaccia di una Piaga analoga è sempre viva e sempre presente. Siamo costretti a combattere per la sopravvivenza della vita sulla morte e della luce sulle tenebre ogni giorno di ogni anno.  La campana della Cappella Perduta lancia i suoi rintocchi per dare speranza e protezione per coloro che non riescono, con le proprie forze, a fronteggiare il male che alberga nelle terre che mi onoro di difendere… e spesso, molto spesso, sono proprio io a suonare quella campana, quando in cuor mio avverto la morsa del male, la morsa delle ombre… perché è questo che siamo: catalizzatori della Sua luce e come tali dovremmo reagire a forze opposte come quelle che affondano le radici nella Lande malate da cui provengo.  Non lo nego, fratelli, il giorno in cui la Piaga ha colpito le nostre città, non ho avvertito nulla, neppure un sussurro o un brivido, nulla.  Che sia cieco, quindi? –
- Quello di cui parli è la medesima sensazione che ho provato io.  Seppure la Città Aperta di Shattrath non è stata oggetto delle attenzioni del re traditore, ho sempre pregato e condiviso le sorti della nostra gente al di qua del Portale Oscuro, fossero questi miei fratelli dell’Est che miei fratelli dell’Ovest e quando i messaggeri mi hanno informata dell’attacco, il vuoto ha riempito il mio cuore., disse con voce nasale l’unica elfa del Concilio, Colgo questo momento di comunione per sottolineare che gli elfi di Cenarius così come i fedeli dei Regni Esterni tutti partecipano uniti alla sofferenza di Kalimdor come dei Regni dell’Ovest. –
- Restano tuttavia sospese le parole del Consigliere delle Piaghe dell’Est.  Vi sarà un tempo per piangere e un tempo per soffrire al fianco dei nostri fratelli martoriati dall’assalto, tuttavia non è questo: adesso dobbiamo comprendere il vero problema… perché possiamo anche nasconderci dietro ad un dito, fratelli, ma non cambierà la realtà che ci circonda e ci penetra nel cuore, non eviterà a noi tutti il ripresentarsi della domanda che in un modo o nell’altro, sono convito, tutti ci siamo posti a vario titolo più volte negli ultimi giorni ed è proprio questa la domanda che dobbiamo farci qui, ora, apertamente, senza paura o timore di sentirla palesemente con le nostre orecchie: siamo ancora degni? – il Consigliere Frederick si passò una mano tra i lunghi capelli bianchi, poi alzandosi in piedi riprese a parlare guardando dritto negli occhi la Badessa con incedere impetuoso. – Mia Signora, ho difeso i nostri fratelli con la spada per vent’anni al fianco dei Guardiani del Crepuscolo e in quegli anni ho imparato che non vi è sfida che una lama ben affilata unitamente ad una ferrea volontà non possa vincere.  Ho accettato di fidarmi dei miei compagni e ho duramente imparato a convivere con la triste verità che gli errori portano alla morte… non sono mai stato umile, è un mio peccato e in questi anni non sono del tutto riuscito ad apprendere questa lezione, mia Signora, ne sono consapevole, tuttavia sono realista, sempre stato, e la fede che abbracciai quando lascai il corpo e che ora è la mia arma contro il male mi ha reso un realista illuminato dal Creatore ed è per questo che non posso tacere, non posso evitare di chiedermi e chiedervi cosa è cambiato in tutti noi! I miei fratelli che oggi combattono le battaglie che io stesso intrapresi anni orsono, guardano a me per trovare conforto quando la pioggia è più battente e il nemico più feroce ed io, miei fratelli, per la prima volta… non ho risposte convincenti perché io per primo mi interrogo, io per primo le cerco dentro di me e pertanto ora io per primo le giro a questo Consiglio: siamo ancora degni di portare la luce del Creatore a Darkshire? Nelle Lande delle Piaghe, siano Orientali che Occidentali? Nei Regni Esterni o a Kalimdor? Nella Searing Gorge come nella Valle? – e indicava ora questo ora quel consigliere.  Quindi si ripassò la mano tra i capelli e si lasciò cadere sullo sgabello prendendosi il viso tra le mani callose e a dispetto di il suo fisico ancora possente, nonostante si avviasse alla cinquantina, di colpo sembrò un vecchio abbandonato al proprio destino.
La Badessa restava immobile in ascolto, ponderando ogni parola, come una statua.
- Sorelle e Fratelli, iniziò Meryann di Winterspring, è commovente questo incontro come le tematiche che ciascuno di noi sta avanzando.  E’ bellissimo poter constatare che nonostante gli anni di servizio ancora ci interroghiamo sul nostro posto in questo mondo.  Trovo… ispirato questo Concilio che ancora dopo anni trova dubbi sul proprio cammino, dubbi e paure.  Nessuno ne è esente, nessuno ne è del tutto primo o schermato sia questi possessore di uno scudo come il nostro possente Frederik sia direttamente irradiato dal Creatore e dagli effetti benefici della sua parola, come la silenziosa Ilaria.  E’ importante soffermarci sugli ostacoli sul nostro cammino perché nonostante rappresentiamo la luce del Creatore sulla Terra, indirizzati dalla beata Badessa dell’ordine della Luce Sacra, sono proprio le difficoltà che ci rendono ancora fratelli dei fedeli che quotidianamente cerchiamo di ispirare.  E’ per questo che sorrido anziché rattristarmi avvertendo il peso di quanto state riportando, perché il germoglio è sempre pronto a dare alla luce il fiore, anche se sepolto da metri di neve e così, seppellito sotto preoccupazioni e dubbi, è pronta ad esplodere qualcosa di grande, sotto la guida del nostro Creatore, che trasformerà la Piaga che ci ha colpiti in una magnifica Sua manifestazione di amore. -  e sorridendo riprese posto. 
- La sorella Meryann sarebbe capace di portare calore persino nei Picchi Tempestosi! – sbottò Marion Mordiquercia ringraziato da un radioso sorriso della rappresentante di Winterspring.
- Fratelli miei, mia Signora, ritengo che la verità sia custodita nell’imperscrutabile pensiero del Creatore e per quanto ci si possa interrogare oggi non riusciremo ad uscire dal pantano di dubbi che ci attanagliano., Ilaria si accarezzò la lunga treccia bionda e rimase un attimo in silenzio, poi si alzò in piedi e riprese con calma, Concordo con la mia cara amica Meryann sul fatto che quanto accaduto ci ha riportato probabilmente ad un livello più basso, non intendendo con questo che abbiamo perso di consapevolezza, ma piuttosto che l’attacco ci ha ricordato che siamo, nonostante la luce del Creatore, comunque mortali.  Lo spirito che arde dentro è capace di ardere in eterno, alimentato dalla fede che ciascuno di noi coltiva e che Lui incendia col Suo amore, tuttavia le nostre scelte e i nostri sensi appartengono a questa terra e come tali sono fallibili.  Aggiungo di più: siamo stati chiamati da sempre a servire e forse, con implicita arroganza e presunzione, abbiamo dimenticato la lezione più importante: il servizio è sofferenza, il servizio è sacrificio, il servizio è dolore ed ora abbiamo modo di riscoprire, noi e tutti i nostri fedeli, cosa questo significhi.  Quello che il mondo si aspetta dalla Chiesa della Luce è presenza e consolazione ed è quello che dovremo fare: coi piedi nel fango sorreggere i malandati, alleviare le sofferenze dei feriti, dare benedizione e degna sepoltura ai morti col potere che il Creatore ci ha dato.  Quello che siamo chiamati a fare, a mio modesto avviso, è partecipare alla Piaga, non fuggire da essa, perché anche la Piaga è espressione della Sua volontà, e perché è come sempre nostro compito adesso essere la calda mano che rimargina le ferite della povera gente, la voce che tranquillizzerà i bambini, la presenza incrollabile che aiuterà la gente a ricostruire la propria casa andata in pezzi e con essa la propria vita.  Ancora una volta, fratelli e sorelle, dobbiamo essere presenti e curare fisico e spirito dei nostri fedeli che ora più che mai, guardano alla Cattedrale per essere protetti.  No, Badessa, no, Consiglieri: nessuno di noi ha perso la vista… semplicemente guardavamo da un’altra parte ed è tempo di tornare a concentrarci sulla vera via da seguire. –
I Dodici rimasero in silenzio dopo che Ilaria chiuse il suo intervento e riprese il suo posto, poi la Badessa si inginocchiò sul tappetino e iniziò a pregare, seguita da tutti gli altri presenti: se i dubbi e le paure manifestate nel consiglio derivavano dalla perdita della strada, occorreva recuperarla in fretta e non vi era modo più rapido per raggiungere il Creatore se non la preghiera.

"Spesso gli incantesimi più semplici nascondono le sorprese più grandi" - Sceiren