Autore Topic: Stelle Cadenti XI: 10 - Passo Mortevento (seconda parte)  (Letto 936 volte)

Sceiren

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Stelle Cadenti XI: 10 - Passo Mortevento (seconda parte)
« il: Luglio 11, 2010, 06:45:12 pm »
- Non abbiamo bisogno di altro. Grazie per l'assistenza. - ripetè ad Erebus Lady Althea Ricciolo d'ebano con voce ferma e decisa.
- Avete perso molti dei vostri uomini, milady, forse non vi farebbe male accettare il nostro aiuto almeno fino a quando non sapremo cosa li ha spinti qui. -
- Evocatore, con tutto il rispetto, non appena mio padre rientrerà dalla sua pattuglia a Nord Est avremo il supporto di cui avremo bisogno per compensare le perdite.  Per il resto fossi in te mi farei curare la ferita, raccoglierei le mie cose e me ne andrei per la mia strada.  Siamo in guerra qui, cosa credi! - Disse alzando il tono della discussione - Credi che questo non sia contemplato nel nostro servizio? Da sempre ce la caviamo da soli, da sempre fronteggiamo da soli la minaccia di Colle Corvo, da sempre permettiamo a voi viandanti di procedere per la vostra via e ai bravi contadini di oltre fiume di vivere al sicuro.  Soli.  Sempre.  Pertanto ti ringrazio per la tua cortese offerta, ma rifiuto con decisione.  Ce la caveremo con le nostre forze.  Questo attacco non è stato il primo e di certo non resterà l'ultimo che respingeremo.  Siamo i guardiani del crepuscolo e da sempre proteggiamo queste terre. -
- Ma che diavolo stai dicendo?! Avete appena affrontato una battaglia inaspettata ed inaspettatamente cruenta! Non penserai che mi siano sfuggiti i commenti dei tuoi uomini durante e dopo lo scontro! Pensi che sia uno stupido? -
- Come osi! Ti ho permesso di restare nella nostra taverna, ti ho dato asilo invece che obbligarti a proseguire, ti ho difeso e tu così mi ripaghi? Chi credi di essere, evocatore! Fuori! Adesso fuori di qui! - detto questo si alzò in piedi e fece per andarsene.
- Confido che mi scuserai se non resto ancora a discutere, ma devo garantire adeguata sepoltura ai miei fratelli caduti oltre a impedire che altri li seguano. - e seguita dal suo secondo lasciò il palazzo del governo.
- Non prendertela, Erebus, sono soldati, nati qui, vissuti qui, consapevoli che qui moriranno tra l'altro.  Sono abituati a cavarsela con le proprie forze.- disse Wayscraper.
- Mah, sono pazzi.  Fossi in quella donna avrei accettato la tua offerta. Quel pupazzone potrebbe tornare da un momento all'altro. - Bryger scosse il capo rassegnato.
-… e potrei non esserci io ancora una volta a divertirmi con essa. - concluse Albina alle spalle del gruppo.
- A proposito di questo! - disse Wildhoney con tono canzonatorio -  Non potevi proprio aspettare al punto d'incontro eh? Dovevi venire qui a fare la tua entrata trionfale! -
- Siete in ritardo… e io odio attendere. -
- Erebus ha pensato che qui avremmo riposato… come sempre si sbagliava. - tagliò corto Wayscraper.
- Basta! - li zittì l'evocatore insolitamente aggressivo - Abbiamo una missione da compiere, non perdiamo altro tempo.  Abbiamo dato una mano, ma non siamo qui per la loro guerra.  Prendete le vostre cose. Vi aspetto in piazza.  - e massaggiandosi la fronte ferita seguì Althea fuori dalla sala.
- Ma che ho detto? -
Wildhoney fece spallucce. - Sarà meglio fare come dice. -

* * *

Erebus, in groppa al suo destriero fiammeggiante, apriva come sempre la fila, seguito dai due guerrieri e poi via via da tutti gli altri.  Albina era rimasta nelle retrovie, su un cavallo evocato proprio come il capo spedizione.   Meditava su quanto accaduto poco prima al cospetto di lady Althea.  Non ricordava un simile comportamento di Erebus.  Così, pensierosa e senza il sorriso sprezzante che la contraddistingueva, seguì il gruppo verso Est, lasciando Darkshire per imboccare i tortuosi viottoli che portavano al passo noto come Mortevento.  Le montagne, descrivevano un paesaggio difficile da scordare: aguzze cime e pareti rocciose a piombo su ruscelli rapidi e freddi che decine di metri più in basso, in crepacci profondi, scorrevano verso il sud, verso la loro meta.  Un vento glaciale si incanalava negli anfratti e nelle gole del passo, spirando ad alta velocità e variando quest'ultima senza preavviso.  Questo rendeva la traversata estremamente pericolosa: un passo falso e il vento contro potevano sbilanciare il viaggiatore e catapultarlo nell'oblio di uno dei numerosi fossi presenti.  Il sentiero, dopo una diecina di minuti verso oriente, si era aperto sulla sinistra e decine di alberi scheletrici e secchi lo punteggiavano a destra e sinistra. Il gruppo così poté procedere più speditamente senza il rischio di precipitare in qualche fossato o burrone.  Passo Mortevento era pieno di improvvisi precipizi che si aprivano ai lati del sentiero e che obbligavano viandanti a procedere con estrema cautela. 
Erebus raggiunse un bivio: direzione Est, Paludi della tristezza, direzione Sud: Karazhan.  Ordinò al suo servo di procedere e il destriero fiammeggiante sbuffando e nitrendo riprese a muoversi.  Le pareti rocciose a destra e sinistra si restringevano sempre di più procedendo verso Sud, quasi volendo sovrapporsi, schiacciando il sentiero ormai simile ad una mulattiera.  Albina, incurante del ridotto spazio di manovra, spronò il suo incubo e provocando il ruggito contrariato delle due tigri dei due cacciatori quando passò loro vicino e i nitriti spaventati delle cavalcature di tutti gli altri, raggiunse Erebus in cima alla fila.
- Pittoresco il tuo dibattito etico con la principessa d'ebano. - iniziò senza mezzi termini l'evocatrice.
- Non sono affari tuoi. -
- Errore, Erebus, tutto è affar mio. Sono qui a eseguire i tuoi ordini, ma non metterò a repentaglio la mia esistenza e quella degli altri eseguendo gli ordini di un comandante che non è in grado di darne con cognizione. Pertanto ti pongo una domanda alla quale confido darai una risposta: cosa è successo con lady Alhea? -
Erebus aprì la bocca per rispondere a tono all'insolente evocatrice, ma la richiuse. 
- Ha a che fare col motivo per cui siamo qui, non è vero? -
- A dispetto dei tuoi occhi bianchi, ci vedi benissimo. -
- Te lo concedo. Allora? Erebus, siamo qui perché ce lo hai chiesto, non abbiamo fatto domande e nessuno là dietro te ne farà, ma io non sono come loro, lo sapevi quando mi hai ingaggiata, quindi dimmi, che debito mai potrebbe richiedere una simile prova per poter essere sciolto, cosa mai possono aver fatto per te loro o cosa tu per loro per richiedere qualcosa di così rischioso? -
Erebus si prese tutto il tempo necessario per rispondere e Albina non si intromise, così, quando il sentiero terminò su di un ponte di roccia sospeso, quando i Temnplari Neri poterono ammirare l'incredibile struttura costruita nel baratro oltre una ventina di metri più in basso, quando la torre di Karazhan spiccò dal basso verso l'alto quasi sfiorando il ponte di pietra sospeso con le sue guglie più alte, Erebus fissò con le lacrime agli occhi la compagna e rispose secco:
- Ho ucciso un ragazzo. -

"Spesso gli incantesimi più semplici nascondono le sorprese più grandi" - Sceiren