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Il colore viola di FitzJohn Whazzap

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Gaiusßaltar:
Per la prima volta mi cimento in un racconto abbastanza ironico e che mi son divertito a scrivere nei momenti di pausa. Spero sia gradito, altrimenti ditemelo chiaro e tondo che la smetto  :sloggy:

Il colore viola di FitzJohn Whazzap (Ep. 1 Season 1)

Le giornate di sole nei regni dell'Est ultimamente sembravano non finire mai e niente di meglio che una bella camminata verso la spiaggia e gettare l'amo nell'acqua del mare sonnecchiando sotto un salice piangente. Spesso gli occhi si chiudono e nemmeno il grugnito delle tartarughe disturbate dal suo russare riuscivano a svegliarlo. Quando era sveglio però riusciva a portare a casa dei veri e propri banchetti. Diverse generazioni di pesci in una unica pescata con tanto di imprecazioni dei vicini Murloc della costa:"Arhuauauauaua". Buzzek Tradfish di Booty Bay era una brava persona, ma non sapeva trattare di affari, o almeno non sapeva farlo come FitzJohn. Riusciva a rifilargli certi pescetti a 20 monete d'oro uno. Che idiota, pensava di fare affari con un Goblin come lui.
Non si recava spesso al porto, non gli piaceva stare in mezzo alla gente perchè lui non era proprio quello che si definiva un Goblin come un altro, lui era differente. La gente lo guardava sempre in maniera strana, incuriosita e certe volte i piccoli si nascondevano dietro alle loro madri quando Fitz passava. Aveva provato a parlare con uno sciamano delle Hinterlands, un vecchio troll consumato più dai fumi dei suoi riti evocativi che dagli anni. Ogni volta Zul'Drin scuoteva la testa, metteva altra erba misteriosa sul fuoco e invocava le peggiori maledizioni a chissà quale divinità sciamanica. Non cavava un ragno dal buco, alla fine usciva sempre da quella tenda un po' confuso ma sempre molto felice, sicuramente un effetto di quelle sterpaglie strane che bruciava. Ormai si era rassegnato e si era abituato alle persone che lo evitavano sistematicamente e per non disturbarli eccessivamente al porto ci andava sempre meno. La sua condizione era davvero particolare e strana, una malformazione che aveva fin dalla nascita e che nessuno dei suoi genitori o avi aveva.
FitzJohn Whazzap era viola.
Fitzjohn non era una goblin che amava essere al centro dell'attenzione e per riuscire a seguire la sua passione per la pesca si era costruito una piccola capanna vicino alle spiagge delle Swamp of Sorrows. Non era un posto che amava particolarmente anche per l'eccessiva vicinanza a diversi Crocodischi particolarmente curiosi e affamati. Negli anni era riuscito a costruire qualche trappola per tenerli lontani dalla dispensa (e sapete bene quanto un Goblin non riesca a rinunciare a costruire qualche marchingegno particolare). Praticamente una evoluzione delle classiche trappole per topi che FitzJohn aveva modificato in modo tale da fare restare i crocodischi con un palo che gli teneva la blocca bloccata e completamente aperta. immaginate la felicità di FitzJohn quando tornava dalla pesca con una decina di crocodishi a bocca aperta che lo guardavano tristi e sconsolati per l'infausta scoperta. Un altro problema era la massiccia umidità del luogo. Dopo i primi crolli della capanna, su consiglio dei vicini orchi di Stonard, ne costruì una nuova interamente in legno e con un sistema di drenaggio dell'acqua da riversare nel laghetto vicino al tempio. Fitz era proprio orgoglioso della sua abitazione fino a quando un giorno non trovò una brutta sorpresa ad aspettarlo.
Fitz aveva progettato un curioso metodo di pesca in quei giorni, ossia quello di detonare con carichi esplosivi in mare, catturando i pesci che volavano per aria con una rete appositamente predisposta vicino alla riva. Ci vollero diversi giorni prima di calibrare la posizione dell'esplosivo per far arrivare i pesci giusti dentro la rete. Tutto quel trambusto doveva aver attirato l'attenzione di qualcuno quando al suo ritorno trovò 3 persone davanti alla sua casa a piantare un cartello davanti all'ingresso. Dei tre personaggi due erano soldati con lo scudo delle guardie di Stormwind e un altro umano in abiti civili che istruiva i due energumeni su come piantare il palo per terra. Fitz osservava la situazione da lontano chiedendosi cosa sarebbe successo se avessero coperto che in realtà il palo da loro utilizzato doveva servire a bloccare un crocodisco particolarmente affamato. Ci vollero diversi minuti prima che i due fanti riuscirono a sincronizzarsi per piantare adeguatamente il paletto, dopo essersi martellati le dita a vicenda. Una volta raggiunto il prestigioso risultato, l'uomo in abito
 elegante vi mise un papiro sopra e ancor prima di riuscire a completare il lavoro furono costretti a darsela a gambe inseguiti dal crocodisco che era stato liberato dalla sua morsa.

Fitz si avvicinò al curioso cartello e con grande stupore lesse le seguenti parole:

Tribunale edilizio di Stormwind

il seguente avviso viene posto per avvisare l'inquilino di tale abitazione di presentarsi presso gli uffici dell'architetto Baros Alexston per giudicare tale auso in zona protetta. Si prega quindi di rpesentarsi presso suddetto ufficio entro 3 giorni dalla presentazione di tale avviso per evitare che tale abitazione venga distrutta.

Cordialmente
I simpatici tribuni di Stormwind

Da quel giorno la vita di Fitz non fu più la stessa.

Gaiusßaltar:
Il colore viola di FitzJohn Whazzap (Ep. 2 Season 1)

- "I simpatici tribuni di Stormwind"?
Fitz aveva solamente tre giorni per sistemare la vicenda della casa e doveva partire immediatamente per la città capitale. Una volta li avrebbe dovuto cercare questo famigerato Baros Alexton e chiedere lui lume sull'accaduto. Il tempo era poco, o Fitz si incamminava subito o avrebbe dovuto costruirsi al momento un mezzo di locomozione per raggiungerla. Dieci minuti dopo Fitz partiva sgommando perdendo i pezzi della sua ex cucina per strada.
Ogni volta che si doveva percorrere la strada dalla sua casa a Stormwind, Fitz provava una tristezza infinita. Non era malinconia, non era nemmeno preoccupazione per la casa. Era la desolazione delle strade che doveva percorrere! Prima quel tragitto in mezzoa  quella gola dove solo un mago dalle manie di grandezza poteva farci una torre con tanto di banchetti e sale da ballo. Ancora più incredibile era pensare che vi fosse un tempo pure la ressa per entrarci, come se vi fossero delle feste ogni sera. Persone eccentriche questi maghi.
Dopo il passo di Deadwind, arrivano le strade di Duskwood. Nebbia fitta, perenne, impenetrabile. La gente per non essere investita dai cavalieri doveva girare sempre con delle lanterne in mano. Gli alberi pieni di ragnatele composte da un esercito di ragnetti schifosi. Gli alti elfi delle foreste adoravano girare per quei boschi graffiandosi continuamente il viso avvolto dalle appiccicose trappole dei loro amici aracnidi, ma per fortuna Fitz non aveva questo problema e continuava a sfrecciare verso le mura di Stormwind a tutta velocità.
Fitz preferiva sempre evitare sguardi curiosi e indiscreti su di se, quindi si era vestito con un mantello tapezzato con alcuni pezzi delle sue tende di casa sopra ai suoi soliti abiti da pescatore bombardatore. Sulla testa il suo fido elmetto da immersione e, visto il perfetto camuffamento, aveva anche imparato l'accento degli gnomi per non essere scoperto. Nonostante gli astuti stratagemmi, la gente continuava a guardare con sorpresa quello strano essere che guidava seduto su di un lavandino, spinto dal fuoco del suo forno di casa.
A pochi metri dalle porte di Stormwind, notò con sorpresa le due torri all'ingresso diroccate e distrutte dalle fiamme.
- Guarda queZti umani imbranati uh!. Voglion feZta e non Zan nemmeno lanciare qualche CRAP fuoco artificio uh!
Una volta dentro, parcheggia la sua cucinamobile vicino ai primi negozi del centro città quando uno strano individuo comincia a osservarlo in maniera strana. Non era il solito sguardo curioso, ma era l'espressione di una persona che sa esattamente cosa sei venuto a fare li e che ha qualche interesse a saperne il motivo esatto. Fitz non da molto peso alla cosa, chiude lo sportello dell'elmetto a chiave e prosegue. La persona non smette mai di fissarlo . A dire il vero lo fissava con un solo occhio, l'altro era bendato e quindi era logico non ci vedesse. E se fosse stata una finta? Se la benda avesse un buco? Rimosse subito l'inutile pensiero e proseguì.
Non si poteva udire un suono con quell'elmetto in testa, per questo Fitz aveva installato degli apparecchi che amplificavano il suono esterno all'interno della sua testa. Sentì chiaro e tondo il fischio di richiamo che proveniva da quell'uomo e si convinse a voltarsi verso di lui. Ci fu uno sguardo di accordo. Per mostrare maggiore accordo, Fitz aprì anche lo sportellino e avanzò lentamente. I due si fissarono mentre Fitz si avvicinava e d'un tratto i due erano vicini e Fitz esclamò:
- Woooo!! Bottega del formaggio di ZZtormwind! Quanto ne ho Zentito mancanza! Uh Uh!
Entrò come un fulmine annusando tutti i prodotti come un segugio da caccia. La persona all'ingresso rimase sorpresa e delusa e cominciò ad attirare la sua attenzione:
- Ehi tu piccolo!
- Ehn? E tu chi CRAP zaresti uh?
- E' il mio negozio, no beh, sono un parente della proprietaria a dire il vero, però devi ascoltarmi!
- AAH, me non mi interezza uh. Tu non zei patrone del negozio, quindi tu no fare prezzi zcontati.
- Ehi, ascolta, il mio nome è Elling Trias...
- Uh? Qvello che rotto i CRAP per fratellanza Defiaz per anni?
- Presumo di sì...
- E coza vuoi?
- Io conosco Baros, so cosa vuole da te e cosa ti succederà. Se avrai bisogno di aiuto in futuro, vieni pure da me. Io potrà aiutarti e finalmente avrò la mia rivincità?
- Ah? tu conozere Baros. Forse tu utile dai uh!

I due trascorsero qualche minuto a parlare, ma era arrivata l'ora per Fitz di affrontare Baros e i "Simpatici Tribuni di Stormwind". Era arrivata l'ora del confronto e con il sole ormai al tramonto, Fitz guardò il cielo, chiuse lo sportelletto, si avvolse nelle tende e partì verso la cattedrale. Nell'ombra Ellias lo guardava (con una coppia di signore che si tappava il naso alla sua vicinanza per il forte odore stagionato) con i capelli cadere sulla benda e un sorriso appena accennato ma di quelli che, di solito, non augurano nulla di buono.

Gaiusßaltar:
Il colore viola di FitzJohn Whazzap (Ep. 3 Season 1)

Il sorriso sul viso di Ellias continuava ad accentuarsi secondo dopo secondo, fino a sfociare in una vera e propria risata. Questo perchè il povero Fitz una volta chiuso lo sportelletto con una convinzione tale da far scattare l'abbassamento dello speciale filtro di vetro per le giornate di sole. Purtroppo però a quell'ora della giornata, la cosa fece rimanere al buio completo Fitz che finì per sbattere sonoramente contro la gamba ultra corazzata del Dreaneo più incazzato di Azeroth.
Lo spaventoso guerriero prese il povero Fitz per lo strano tubo di collegamento che collegava il retro della tuta con la parte anteriore. il Dreaneo fece volteggiare il povero goblin per aria fino a lanciarlo nel cielo. Fortunatamente nella direzione del quartiere della cattedrale. Durante il volo il terrore si impossessò di Fitz che si accorse di aver dimenticato di inserire i razzi di controllo sulle scarpe. Che errore imperdonabile, come ha potuto scordarsene. La fase di salita verso il cielo era quasi completata. Da li si vedeva tutto il piazzale, con i bambini che giocavano attorno alla fontana. poco alla volta il piazzale diveniva sempre più grande, sempre più vlocemente. Fitz pensò a tutto quello che aveva passato e desiderò di soppravvivere in qualche modo a quella caduta.
Mancavano pochi metri all'impatto e i bambini erano già corsi al riparo vedendo arrivare un ammasso di ferragglia piovere dal cielo. A quel punto Fitz cominciò a sentirsi strano. La sua velocità cominciò a calare paurosamente fino ad accorgersi di essersi fermato a pochi centimetri da terra, sospeso per aria dentro una bolla che lo proteggeva dagli spruzzi della fontana. Fitz era scosso, incredulo e sconvolto. Si tolse di dosso l'elmo da palombaro e vide che il suo corpo era diventato completamente bianco. Non fece in tempo a gioire dell'aver perso quell'odioso colore viola che subito si ritrovò dentro l'acqua della fontana, senza la bolla protettiva e di nuovo al suo colore originale.
Fitz cominciò a imprecare contro degli dei che evidentemente conosceva solo lui e si avvicinò alla casa dell'architetto di Stormwind: Baros! il momento della verità era vicino, si avvicinò e bussò alla porta. Nessuno rispose. Fitz riprovò ancora, ma nessuno rispondeva, ma la porta era aperta. Dei rumori provenivano dal retro dello studio di Baros, dove una persona vestita di nero stava uscendo. Fitz a quel punto si avvicinò e chiese:
- Ehi CRAP dov'è Barozz?
- Buongiorno, con chi sto parlando?
- FitzJohn Whazzap, ezz CRAP tripuni di Barozz mi hanno chiezto di fenire qui pevchè foglion CRAP togliere mia caza!
- La conosco, sono un simpatico tribuno. Se sta cercando Baros non lo trova qui, è già quasi arrivato alla sua casa. AHAHAHAHAH!
- CRAAAAP mi avete deto...
- Lo so, ma perchè secondo te perchè siamo "simpatici tribuni"? Proprio perchè sapevamo che mentre oggi eri qui a cercare Baros lui è già di fronte alla tua casa pronta per essere demolita. AHAHAH! AHIAAAAA!!!!
Fitz dopo la seconda risata aveva assestato un poderoso destro alle parti basse del tribuno ed era corso verso la sua cucinamobile. il tempo era poco e aprì i portelli del forno al massimo per arrivare prima di Baros alla sua casa. Dopo qualche ora di corsa disperata li vide proprio di fronte alla sua casa. Lui, Baros, altri simpatici tribuni (che ridevano) e alcuni soldati con dei martelli giganteschi. Fitz stava per avvicinarsi a loro quando qualcosa di strano accadde.
Il cielo si oscurò completamente. Sopra di loro un ombra minacciosa si parava sulle loro teste. il suo colore nero non era un buon segno e da quella cosa provenivano delle possenti fiammate. Ad un certo punto la cosa mutò la sua forma e ne uscirono come dei piccoli volatili che si dirigevano a gran velocità verso il terreno. Proprio verso la sua casa!
più che degli uccelli, sembravano delle navi volanti tutte d'acciaio di come Fitz non ne aveva mai viste. Baros e gli altri non si erano ancora accorti di nulla. poco dopo uno di quei strani velivoli si aprì e scese un gigantesco carrarmato e con tutto il suo peso schiacciò la casa di Fitz. il povero Goblin era annichilito, con la bocca aperta. Non sapeva chi erano, perchè fossero li, ma lui non aveva più una casa. Scese un secondo carrarmato e stavolta questo schiacciò i simpatici tribuni e Baros. A Fitz stavolta scappò un mezzo sorriso.
Fitz era immobile, sorpreso, sotto shock. Dalle navi volanti scesero decine di strani esseri, tutti metallizzati che continuavano a guardarsi intorno. Uno di loro, vestito con la sua armatura nera, sembrava essere il loro capo e lentamente si avvicinò a Fitz. Lo strano elmo si aprì e ne uscì una nuvola di fumo. Dentro c'era un umano, diverso da quelli che aveva visto a Stormwind e questi gli parlò:
- Ehi piccolo, sembri proprio strano tu. Mi presento, sono Jim Raynor, hai mai sentito parlare degli Zerg su questo pianeta?

Gaiusßaltar:
Il colore viola di FitzJohn Whazzap (Ep. 4 Season 1)

- Fa un caldo maledetto in questo castello, non è possibile avere un po' di fresco?
- Mio sigonre, stiamo facendo il possibile per rendere più confortevole la sua sala del trono, ma purtroppo non è facile. Sopratutto dopo l'attacco di Deathwing non riusciamo ad abbassare la temperatura. Tutta Azeroth sembra bollire.
- Ma io devo passare tutte le mie giornate all'interno di questa armatura. King Varian non può girare per la città in abiti civili, altrimenti le persone potrebbero sentirsi indifese. Io sono l'immagine di una Stormwind sicura, forte e fiera! Io sarò il faro dell'Alleanza nella lotta contro il male che attanaglia le nostre terre!
A quel punto alcuni servitori nell'angolo fecero iniziare una musica che sottolineasse l'enfasi del grande discorso del re. King Varian aveva finito la sua frase assumendo la stessa posa della sua enorme statua all'ingresso del castello e non si mosse fino a quando gli applausi dei presenti non fossero finiti.
- Ebbene Wilfred, dobbiamo risolvere questo problema del caldo. Non abbiamo portato alcun trofeo dalla nostra campagna di Northrend? Li c'era molto freddo, non possiamo spostare la nostra sala del trono in quella che fu di quello stupido di Arthas?
- No signore non è possibile.
- Come sarebbe a dire?
- E' occupata dal Lich King mio signore.
- Wilfred. Forse non te ne sarai accorto, ma quel vecchiaccio di Tirion lo ha ammazzato da un bel pezzo!! Perchè non posso prender possesso della sala del trono?
- Vede mio signore, c'è un nuovo Lich King. Ci deve sempre essere un Lich King. Bolvar Fordragon è il nuovo Lich King.
- Wilfred, non sono in vena di scherzi. Bolvar è stato ucciso.
- Mio Signore, Fordragon riuscì a sopravvivere e secondo Tirion ci deve sempre essere un Lich King sul trono e quindi ...
- Ma perchè divaolo proprio Bolvar! Basta con le spiegazioni per il momento!
Nel frattempo tutto trafelato arriva un altro servitore dal corridoio del palazzo.
- Mio grandissimo sigonre King Varian! Ho notizie urgenti da comunicarle!
- Ma che sta succedendo? parla Sigfrid.
- Ho due brutte notizie da comunicarle mio signore.
- Spero non siano peggio di quella che mi hanno appena dato. Parla.
- La prima è che il principe Anduin è stato trovato di nuovo alla locanda "dell'agnello macellato" nel quartiere dei maghi a indagare su traffici sospetti.
- Per gli Dei, ancora la fissa dell'investigatore! E cosa gli è successo questa volta?
- Mio signore, non so come dirglielo, ma questa volta era un traffico alquanto sospetto di alcolici di una frangia nanesca del Twilight Hammer.
- Prosegui
- Vede mio Signore, il principe Alduin ha voluto controllare delle casse ed ora sta scorrazzando per tutto il quartiere commerciale importunando qualsiasi donna gli capiti a tiro.
- Piccolo bastardo di un cane. Dovrò andare personalmente a prelevarlo e buttarlo al porto. L'altra notizia qual è?
- Una commissione de "I Simpatici Tribuni" non è più tornata da una spedizione avvenuta a Sud. Sembra sia successo qualcosa di grosso.
- Va bene va bene. Wilfred! manda una spedizione di 50 uomini nelle Northrend, voglio capire questa storia del Lich King per bene. Se  vero che Bolvar è li, voglio che li ordiniate di lasciarmi il Frozen Throne fino a quando a Stormwind non sarà tornato un clima decente. Sigfrid! Manda un drappello di scout a cavallo a verificare cosa sia successo a Sud e che siano qui entro la sera. Per quanto riguarda il principe, me ne occuperò subito.
A quel punto Kin Varian assunse la posa canonica e la musica ricominciò di nuovo per sottolineare come sempre la sua profonda determinazione.

Qualcuno stava parlando con Fitz, ma lui non riusciva a distogliere lo sguardo dalle macerie della sua casa, distrutta da quell'ammasso di ferraglia caduto dal cielo. Solo dopo qualche minuto notò la voce dell'uomo al suo fianco.
- Ehi! Mi stai ascoltando? Oh, accidenti, ora ho capito. Quella era la tua casa. Sono davvero spiacente di avertla distrutta.
- SCRAAAAP! Ztu brutto uomo metallo, perchè distrutt mia casa??
- Non ti preoccupare piccolino, ora dei miei SCV cercheranno di rimediare.
una decina di piccoli veicoli si lanciò verso le macerie della casa di Fitz e in poco tempo una nuova casa completamente metallizzata. Fitz era meravigliato, felicissimo, non aveva mai visto nulla di così bello. E metallizzato.
- OZi, mia casa più bella ora ja! Non zapere tuo nome amico.
- il mio nome è Raynor, Jim Raynor.
- Piacere RaynorJimRaynor, io ezzere Fitz, ora tu spiegare perchè qui.
Jim e Fitz cominciarono a parlare. Jim in verità non era molto interessato, ma aveva bisogno di informazioni per la sua spedizione. Fitz invece aveva trovato nel suo nuovo amico qualcuno che considerava alla sua altezza. Capace di costruire cose così stupefacenti che nemmeno la piccola mente malata del Goblin sarebbe stata capace di fare.
Il giorno dopo, all'alba, udirono una musica provenire dal fondo della foresta. Una persona si stagliava in piedi all'orizzonte nella sua classica posa.

Gaiusßaltar:
Il colore viola di FitzJohn Whazzap

Da una parte Varian con il suo piccolo e colorito esercito. Dall'altra Jim, Fitz e un numero non precisato di soldati e macchinari da guerra. La tensione si poteva sentire tra le foglie degli alberi in un silenzio quasi surreale. Solo il lamento di un Crocodisho intrappolato in uno degli arnesi di Fitz ruppe quel muro tra i due schieramenti. incuriosito dalla presenza di Varian, Jim comincia a fare qualche domanda:
 - Buongiorno a voi! Immagino siate il comitato di benvenuto. Beh, lasciatevelo dire, non sembrate proprio felici di vedermi. Ho fatto qualcosa di male?
 Varian non mosse un mmuscolo e cominciò a guardare Jim con occhi infuocati d'odio:
 - Sigfrid? Mi spieghi per cortesia chi sia costui e perchè non si è inginocchiato al mio cospetto?
 - Mio Signore, non ho mai visto quelle insegne su Azeroth, non conosco questa tribù.
 - Mi stai dicendo che son arrivati dalle Outland attraverso il portale? Ma se non lo usa più nessuno da anni?
 - Mio Signore, i miei scout dicono che siano arrivati dal cielo.
 - Mi stai dicendo che questi sono arrivati dal cielo? Ti rendi conto che è una cosa impossibile Sigfrid? Nessun grifone reale arriverebbe così in alto.
 - Mio Signore, non ho la più pallida idea di chi siano e come siano arrivati.
Re Varian, seccato dalle vaghe risposte del suo sottoposto, risponde a Raynor:
- Straniero. La tua impertinenza verso il Re di Stormwind verrà presto punita, non prima che mi diciate chi siete, da dove venite e cosa cercate.
- Oh mi scusi Re di Stormwind, non volevo ferire il suo orgoglio rivolgendomi a lei in queste maniere poco eleganti. Dalle mie parti siamo abituati a prenderli a calci i vari dittatori. Il mio nome è Jim Raynor, capo dei ribelli e vengo da un pianeta chiamato Mar Sara. Abbiamo scorto sulle vostre terre dei segnali di una probabile minaccia. Si chiamano Zerg e potrebbero crearvi dei grossi problemi se non li fermate in tempo.
Fitz era euforico, il suo nuovo amico stava tenendo testa all'odioso Varian. Un compagno davvero prezioso. Al punto che Fitz si mise al fianco di Jim, incrociando le braccia in segno sfida verso il re:
- CRAPP! Capitt Varrrian? Lacsia pace noi! Noi Havere Mizzione CRAAAP importante!
Varian si voltò furioso verso Sigfrid in cerca di spiegazioni:
- SIGFRID! Cosa diavolo è quella cosa piccola, viola e rumorosa! Io odio il colore viola! Odio le orecchie a punta e quella sua parlata così....aaargh non trovo le parole!
Nel frattempo un delegato della fazione di Darnassus tossì in segno di disapprovazione. Varian non se ne accorse e continuò ad esprimere la sua rabbia.
- Io. Re Varian di Stormwind. Chiedo a te straniero e all'abominio che ti segue di lasciare immediatamente queste terre!! in quanto difensore supremo di questo regno, ti ordino di lasciarlo nel modo in cui sei giunto! O ne subirai le tremende conseguenze.
I musici del Re intonarono subito una musica di guerra, sottolineando la minaccia del loro signore. Varian portò la spada verso l'alto richiamando l'attenzione del suo esercito:
- MAGHI DI STORMWIND! PYROBLAST!!
Nelle retrovie alcuni soldati piccoli e minuti cominciavano a preparare il letale attacco cominciando a creare la gigantesca palla infuocata da scagliare verso il nemico:
- Maledizione al Re e alle Pyroblast. A mani fredde ci metto sempre una vita a tirarne fuori una di decente!
Una tremenda esplosione partì dalle mani dei maghi seguita poi da gigantesche palle di fuoco che si avvicinavano a Jim e Fitz con una discreta velocità. Jim fu colto di sorpresa:
- Oh porc.. e chi se l'aspettava questa cosa qui!! Matt!! un modulo scientifico a difesa!! Subito!!
- Spiacente Jim, sono ancora scarichi dopo la riparazione delle navi atterrate!!
- Maledizione Matt!! Questa non ci voleva.
A quel punto Fitz sentì il terrore correre lungo la sua schiena e come l'ultima volta a Stormwind chiuse gli occhi per evitare l'impatto. in quel momento al sua pelle divenne di un colore azzurro chiaro e il terrore divenne freddo. Un freddo glaciale. Fitz alzò le mani per difendersi istintivamente e improvvisamente un gigantesco muro ghiacciato si pose a difesa di Fitz, Jim e delle truppe straniere. Le palle infuocate arrivarono contro il muro, distruggendosi completamente, ma distruggendo il muro ghiacciato. Jim e Fitz erano illesi e lo stupore si dipinse sulla faccia di Varian. L'odio dentro Fitz continuava a crescere:
- CRAAAAP!!! Maledett Variaaann jaaaaaaa!
Fitz puntò il dito contro l'esercito di Varian, e dalle sue dita una tempesta di fuoco cominciò a scatenarsi verso il nemico. Varian non battè ciglio:
- PRETI DI STORMWIND! BARRIERA!!
Due sacerdoti della cattedrale di Stormwind corsero immediatamente dal loro re, creando una gigantesca barriera a protezione del loro Re. Le fiamme di Fitz si infransero, senza arrecare il minimo danno a Varian.
Jim era incredulo:
- Ehi piccolino, ma cosa sei? Come hai fatto a fare tutto questo?
Jim non ebbe risposta. Il piccolo Fitz era svenuto a terra ritornato al suo colore originale. L'odiatissimo viola.
Varian era fermo. Impassibile. Prese la sua spada e posò la punta sul terreno, come per fermare le ostilità. Tornò il silenzio. Si ricominciò a sentire il lamento del Crocodisho in lontananza. Al che il Re si fece avanti:
- Va bene, va bene. Cosa avete detto che state cercando?

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