Autore Topic: For Elune's Blessing - Parte I - Dal passato al presente, Cap. I  (Letto 3044 volte)

Frya

  • Visitatore
Come già "annunciato" precedentemente a Sceiren, ecco la storia di Baghy.
Ho raccolto il coraggio di farlo, e devo dire che mi sta motivando molto in questi giorni scriverla  :bonk:
Forse non la leggerà nessuno, o forse la leggerete tutti, ma intanto, ecco il primo capitolo!
Premetto che se le idee alla fine della lettura saranno confuse, l'effetto è voluto.  ;)
La storia si dipanerà capitolo per capitolo  :)






Mi sento sola.

Era un pensiero che le nasceva spesso nella sua mente, negli ultimi tempi.
Aveva degli amici meravigliosi, ma le mancava l’amore.
Suo padre l’aveva avvertita che la sua vita non sarebbe stata facile, e  che doveva aspettarsi di vivere da sola. Le aveva insegnato a vivere il meglio di tutto, sempre a stretto contatto con la natura. Ma vivere da sola le faceva sentire pesantemente la solitudine. Nel suo villaggio tanti avevano trovato la propria metà, si erano sposati e avevano avuto dei figli. E tutto questo a lei mancava.
Faceva parte di un popolo che non amava la magia; utilizzavano la luce e l’energia della natura per curare i feriti o i malati, o la luce oscura e l’energia delle stelle e del sole per ferire i nemici. Lei aveva scelto la strada del guaritore, poiché non amava ferire le persone; anche se in passato era stata costretta ad utilizzare le sue abilità per potersi difendere.

Portandosi una mano ad accarezzare la sua lunga treccia, si ridestò dai suoi pensieri. Con un sospiro, alzò lo sguardo verso il cielo e notò le nubi  scure che si avvicinavano: nel giro di qualche ora sarebbe arrivata una pioggia insistente e fastidiosa.
Si voltò verso i suoi amici. Anche in mezzo a loro, si sentiva bene o male fuori posto.
Erano tutti disposti a cerchio intorno al fuoco di campo. Si sedette tra loro e guardò colui che veniva considerato il capo all’interno della compagnia mentre stava intagliando delle frecce per il suo arco. Era un bravo cacciatore: scaltro, veloce, intelligente e percepiva il pericolo prima di tutti gli altri. Inizialmente non era stato stabilito un capo ma lui si era fatto valere per l’onestà e la sua capacità al comando in diverse occasioni, per cui da allora tutti aspettavano e ascoltavano i suoi consigli.
Sentendosi osservato, egli alzò lo sguardo, esprimendo con gli occhi la domanda mai espressa che circolava tra i due da alcuni mesi.
 
Tutto bene?

Lei sorrise e scrollò la testa in maniera discreta per non farsi vedere dagli amici, che stavano portando avanti la discussione che li tormentava da giorni.
Un loro amico era stato gravemente ferito. Era stato aggredito giorni addietro, ma non era riuscito a raccontare nulla: era tornato al villaggio ed era svenuto tra le braccia del loro amico, senza che loro potessero sapere di chi fosse la colpa delle ferite di tale portata.
Senza accorgersene, lei si perse nei meandri dei suoi pensieri, fissando i lenti movimenti ondulatori e ipnotici delle fiamme.
Dalle ferite che aveva guarito, doveva essere stato qualcuno in pericolo di vita e si fosse difeso convinto di essere stato stanato. Aveva utilizzato dei pugnali molto affilati e avvelenati. La sua convinzione che fosse un assassino molto esperto aveva preso radici dal momento stesso che il suo amico era di corporatura più muscolosa e massiccia rispetto alla norma e difficilmente riuscivano a coglierlo di sorpresa.
Ci erano voluti diversi giorni per farlo guarire dai veleni e far risanare la pelle dalle ferite.
Chiuse e riaprì gli occhi, quando si sentì chiamare e tornò alla realtà. Senza  rendersene conto, si era persa nei suoi pensieri per più di un’ora, ed era arrivato il tempo di rientrare al loro villaggio.
Con un sospiro si alzò, raccolse le sue borse, si trasformò in pantera e in pochi balzi felini raggiunse gli altri, che nel frattempo l’avevano già distanziata di qualche yarda.

-   Baghy!
La loro amica, che aveva deciso di rimanere al villaggio per stare al capezzale del ferito, le stava andando incontro con un’espressione preoccupata in volto. Una volta raggiuntala, le sussurrò qualcosa, dopodiché salutò gli altri e tornò alla costruzione da dove era uscita.
Gli altri la fissarono curiosi.
-   Si è svegliato – disse in tono serio – e ha chiesto subito di me – proseguì.  – Sembrerebbe che non voglia parlare con nessun altro, né mangiare o bere finché non m’avrà detto ciò che ha da dirmi.
Quindi si diresse verso la casa dove giaceva l’amico in un letto sotto le cure di tutti i curatori del villaggio. Dietro di sé sentiva i passi degli amici. Si voltò.
-   Sarebbe meglio se mi aspettaste a casa sua – disse, indicando il loro capo. – Io vi raggiungerò non appena avrò parlato con lui.
-   Perché solo tu? Cos’è che puoi sapere solo tu e non noi?
-   Non lo so. Sto andando da lui per scoprirlo – anche se temeva di conoscerne il motivo, ma questo non lo disse.
-   D’accordo, anche se non mi convince.

Presto il capo in ogni caso avrebbe capito qualunque cosa ci fosse sotto. Lui, in qualche modo, veniva sempre a sapere la verità.
In silenzio guardò i suoi amici che lo seguivano, senza non averla prima osservata con viva curiosità; una volta assicuratasi che fossero entrati nel piccolo edificio, lei si diresse verso quello dei guaritori con il cuore che le scoppiava in petto.

Frya

  • Visitatore
For Elune's Blessing - Parte I - Dal passato al presente, Cap. II
« Risposta #1 il: Gennaio 22, 2011, 04:41:56 pm »
Ed ecco il secondo capitolo.
Per questo capitolo voglio ringraziare sentitamente Lupenterzo, che mi ha dato un valido aiuto per capire la meccanica di un combattimento dal punto di vista di un rogue e cosa potrebbe sentire e vedere la vittima sotto i suoi attacchi rapidi e letali!








Entrò in un’abitazione dove tutto veniva lasciato all’umore del Sole e della Luna.
Una giovane curatrice la riconobbe, le fece il saluto e le lasciò il passo, facendosi da parte. Ricambiando il saluto, si diresse verso il piano superiore, trovandosi stupita nel vedere l’amico già seduto su una sedia ad aspettarla. Come temeva, sul suo volto v’era un’espressione dura.
-   Vieni, Baghy. Andiamo sulla terrazza, dove non potrà ascoltarci nessuno, se non Madre Natura stessa, che tutto conosce, e tutto vede.
Si diresse verso le scale, zigzagando tra i giacigli dove riposavano gli altri convalescenti e fermandosi a salutare con il dovuto rispetto le guaritrici.
Imboccata l’uscita al piano superiore, lui si fece da parte per farla passare. E lei si sentì morire dentro: se l’amico era tornato alle formalità che di comune accordo avevano abbandonato una volta diventati amici, significava che ciò che era accaduto era davvero di natura grave.
Lo precedette sulla terrazza e dopodiché si voltò a guardarlo con determinazione e per un attimo vide negli occhi dell’amico sorpresa e dopo ancora ammirazione. Ma fu così veloce il passaggio che pensò di essersele immaginate quelle emozioni, guardando alla sua solita espressione imperturbabile. Lui rivolse lo sguardo al grande albero del villaggio, appoggiando gli avambracci sulla ringhiera in legno.
-   E’ tornata, Baghy – disse infine, volgendo di nuovo lo sguardo all’amica.
Per un attimo il cuore di lei rallentò il battito, per poi riprendere furiosamente.
-   E’ stata lei a procurarti quelle ferite, allora?
Lui si girò di scatto al tono adirato di lei, e quando vide l’amica calmarsi, rispose:
-   No, non è stata lei.
Vedendola confusa, si spiegò. – Stavo cercando un luogo tranquillo in cui meditare con calma, ma senza accorgermene mi ero allontanato di molte yarde dal nostro villaggio, perso com’ero nei miei pensieri. Non ho ricordi precisi di ciò che è accaduto esattamente, però rammento che son stato distratto dalle mie riflessioni da un rumore. Forse un passo, non lo so. Fatto sta che ho sguainato la spada ed iniziato a guardarmi attorno, circospetto, quando ho visto, nascosta dietro ad un tronco di un albero una elfa del sangue giovane: era ferita piuttosto gravemente. Ricordo di essermi avvicinato, col pensiero di aiutarla. Ci avresti mai creduto? – chiese, dopo un attimo di silenzio, pur senza aspettarsi una risposta dalla sua interlocutrice, – Io, che voglio aiutare una elfa del sangue!  - quasi sorrise canzonatorio a sé stesso. Scrollò la testa, come a togliersi dalla mente un pensiero insidioso.
-    Beh, insomma… mi avvicino a lei con l’intenzione di aiutarla, ma lei si volta di scatto verso di me, sparisce dietro l’albero e poco dopo sento un colpo alla nuca.
Lei vide l’amico farsi silenzioso e lo osservò nel suo mutismo. Cosa stava pensando? Il suo orgoglio di ottimo combattente sempre all’erta e vigile ne era rimasto intaccato e ferito?
Poi all’improvviso lui riprese a raccontare: - Non potevo fare niente: sentivo tutto, ma non potevo reagire. Mi ha anche disarmato. Ha continuato a tenermi stordito per tutto il tempo del combattimento, e nel frattempo mi dava colpi micidiali. E’ stata velocissima. La vedevo girare intorno a me, poi, quando pensavo di poter reagire, di nuovo spariva e mi stordiva da dietro. Mi sentivo colare il sangue dalle ferite, e con esso volavano via le mie forze vitali. Più sanguinavo, più mi rendevo conto che i suoi veleni entravano sempre più profondamente. Stavo giusto pensando che mi avrebbe finito, quando ho sentito sotto i piedi lo scalpiccio degli zoccoli di un cavallo. In pochi secondi son stato liberato dai colpi insistenti dell’elfa del sangue e caddi a terra a faccia in giù, e in quel momento ho sentito le parole “Non ti permetterò di ucciderlo”. Poi mi son sentito girare con strana delicatezza per la voce dura che avevo udito. Avevo la vista annebbiata, ma poco dopo son riuscito a vederla. Era lei. Lei mi aveva tolto di dosso la giovane elfa, e lei mi aveva salvato la vita!
Il silenzio calò tra loro due, troppe cose, troppe stagioni all'improvviso li separarono, pur essendo vicini da toccarsi con un braccio.
-    Mi ha preso tra le braccia come se fossi stato un peso piuma. A me, ci avresti mai creduto? Quindi mi ha issato in sella al suo cavallo e mi ha portato fino a poche yarde dall'ingresso del nostro villaggio. Da lì è sparita nel giro di pochi attimi, tra la polvere sollevata dagli zoccoli del suo enorme cavallo nero. Non mi ha mai rivolto la parola, mentre mi stava portando al villaggio.
Tornò il silenzio tra loro e lui tornò a guardarla. Cosa stava pensando? Cosa stava provando in fondo al suo cuore?
-    Il resto della storia la conosci già.
Lui iniziò a preoccuparsi del pesante silenzio che era calato tra loro.
-   Ascolta Baghy, tempo fa mi è giunta voce che gente come lei ora viva a Stormwind, sotto l'ala protettrice del re Varian Wrynn. Andiamo a Stormwind, forse potremo trovarla là e incontrarla.
-   E una volta che l’avremo incontrata? Cosa pensi che avremo da dirci? Cosa credi che potrà mai cambiare il passato e ciò che lei stessa ha deciso per la sua vita?
Il silenzio tornò tra loro, come una cappa pesante di nubi minacciose, come quelle che si stagliavano cupe nel cielo. Per la prima volta dall’inizio della conversazione lui le toccò il braccio. Lei si riscosse dal suo silenzio, tolse il braccio dal tocco gentile dell’amico e scrollò la testa.
-   No. Tu non ti muovi da qui. Sei ancora abbastanza debilitato dalle ferite e dai veleni. Ormai ho capito che c'è qualcosa che ti tormenta. Forse ti tormenta da anni, ma negli ultimi mesi ti sta straziando, qualunque cosa essa sia.
Lo sguardo stupito dell'amico le confermò quelli che fino ad allora erano rimasti sospetti. Dopo qualche attimo di silenzio, guardò negli occhi l’amico.
-   No. A lei ci penserò io.
Detto questo, lei salutò l’amico, come si confaceva a un guerriero di alta risonanza, saltò sulla ringhiera in legno della terrazza e si tuffò nell’aria, trasformandosi nel corvo della tempesta, dalle meravigliose sfumature di blu e viola nel piumaggio, e volò via, verso il cielo, sparendo tra le nubi.

Sceiren

  • GM Rising Dradis Echoes
  • Moderator
  • Epico
  • *****
  • Post: 8031
  • Karma: -17
  • Chi sono dei due? :D
    • Mai dire di no al panda!
Re: For Elune's Blessing - Parte I - Dal passato al presente, Cap. II
« Risposta #2 il: Gennaio 23, 2011, 10:21:32 pm »
 O0 aggiorno il post :)

"Spesso gli incantesimi più semplici nascondono le sorprese più grandi" - Sceiren

Frya

  • Visitatore
Re: For Elune's Blessing - Parte I - Dal passato al presente, Cap. II
« Risposta #3 il: Gennaio 23, 2011, 10:44:36 pm »
O0 aggiorno il post :)

eheh!! grazie!  O0

ti son piaciuti almeno?  :grin: